Scusate il ritardo
Mi scuso con tutti voi per i giorni di assenza. Mi spiace non aver scritto questa rubrica per qualche settimana, anche se credo che siate sopravvissuti benissimo.
Non mi spiegavo perché non mi venisse da scrivere. Ho vissuto una di quelle attese piene di non si sa cosa, perché mentre aspettavo ero certo che non ci fosse nulla da aspettare. Come quando rimani di notte in quelle sale d’aspetto ferroviarie di paesi sperduti ad attendere, anche se sai che nessun treno si fermerà prima dell’indomani.
Poi, ad un tratto, tutto accade. Le attese vengono corrisposte, i bisogni soddisfatti, le angosce placate. Tutto in un attimo. Improvvisamente ho capito cosa stavo aspettando, poi ho avuto la risposta, un istante dopo stavo scrivendo queste righe, riconnettendomi con voi.
Indovinate? La risposta aveva sei nomi: Tobia Zevi, Paolo Ciani, Imma Battaglia, Roberto Gualtieri, Cristina Grancio, Giovanni Caudo, Stefano Fassina. Questi nomi erano la risposta. Sono gli sfidanti per le primarie del centro sinistra per la corsa a sindaco di Roma. Questo aspettavo, è evidente. Io e milioni di cittadini romani. Per questo ho taciuto, per questo abbiamo sofferto un anno terribile, per questo vogliamo tornare a vivere le nostre vite, di qualunque vita si tratti. Per questo vogliamo uscire, incontrarci, abbracciarci, guardarci negli occhi. E soprattutto toglierci le mascherine. Quella delle mascherine non sarà facile per due motivi: perché Figliuolo ancora non vuole e perché, se ce le togliamo, potrebbe venirci più facile dire quello che pensiamo dei candidati alle primarie del centro sinistra.
Fabrizio Molina
Foto di Pexels da Pixabay
Lascia un commento