È andata così
Che enorme guaio per mia cugina Ornella, per Fosca che abita al piano sopra al mio appartamento, per Gianmaria che già aveva tanti problemi di depressione. Passavano tanto tempo davanti alla tastiera. Ornella organizzava viaggetti scontati a Capodanno per la sua famigliola; Fosca si occupava di Ilary Blasi, Alfonso Signorini e alcuni altri intellettuali; Gianmaria aveva avuto una specie di conversione religiosa leggendo di un santone, tale Acmar, risultato poi Fernando Spagnoletto, nato ad Acqui Terme ma da tempo trapiantato con profitto a San Vito lo Capo, da dove ammoniva i suoi fedeli in cambio di miseri compensi da posteggiatore abusivo. Ma tutti e tre stavano, con diverse ragioni, perdendo entusiasmo e mordente. Poi improvvisamente la svolta: Beppe Grillo, Casaleggio, il Parlamento da aprire come una scatola di tonno. Tutti e tre avevano improvvisamente sconfitto la scimmia che li sovrastava, li irretiva, sembrava poterli suicidare da un momento all’altro. Una sera in pizzeria provai a discutere con Ornella delle bischerate che diceva: tempo dieci minuti mi arresi senza condizioni e senza opporre resistenza. Con mia moglie, poverina, prima di andare dal droghiere o in tintoria, passavamo ore a studiare gli spostamenti di Fosca, per paura di incontrarla e subire un altro comizio. Gianmaria era diventato capo di un meet up. Diciamo, aveva fatto carriera. Una esaltazione ed una logorrea irrefrenabili. Il suo problema non era più la depressione e il connesso mutismo, purtroppo per noi. Ho saputo che sua mamma, disperata, alla fine telefonò alla Asl per un trattamento sanitario obbligatorio. Ne ho perso le tracce. Quanto dolore, illusioni, sogni spezzati. Per finire comandati da Conte. Dico da Conte. Cari amici, avete saputo credere al nulla, ora proseguite per un altro po’. Ne uscirete e magari tornerete a occuparvi di gossip e viaggetti scontati. Per quanto ci è possibile saremo solidali.
Fabrizio Molina
Foto di StartupStockPhotos da Pixabay
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