Carta di soggiorno: necessario contratto a tempo indeterminato?
by Redazione
Posted on Febbraio 28, 2006
La carta di soggiorno è un particolare documento che, rispetto ad un semplice permesso di soggiorno, attribuisce maggiori diritti e facoltà a chi lo possiede.
E’ richiedibile dopo sei anni di soggiorno regolare in Italia dallo straniero che possegga un reddito personale sufficiente al sostentamento proprio e della propria famiglia, un alloggio idoneo e che sia titolare di un permesso di soggiorno “che consenta un numero illimitato di rinnovi”. In tale tipologia di permessi di soggiorno vanno compresi quelli per motivi familiari, per motivi politici e per motivi di lavoro.
Tale ultima categoria, nella prassi, ha dato vita ad un orientamento delle questure tendente a negare la carta di soggiorno a coloro i quali non sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. Si ritiene infatti, che i contratti a termine, cosi come i contratti a progetto, non siano di per se stessi idonei a soddisfare il requisito della rinnovo illimitato, essendo strettamente connessi alle imprevedibili esigenze di mercato.
Ciò che tale prassi sembra non considerare è che nel mercato del lavoro italiano tali forme contrattuali risultano ormai la regola, essendo i contratti a tempo indeterminato un utopia per tutti, stranieri e non.
Chi sembra tener conto di tale realtà è invece parte della giurisprudenza amministrativa di merito che, considerando la realtà lavorativa italiana, ha ritenuto essere sufficiente per ottenere la carta di soggiorno anche un contratto a termine, poiché se ne può comunque ottenere il rinnovo previsto dal testo unico.
La carta di soggiorno è un particolare documento che, rispetto ad un semplice permesso di soggiorno, attribuisce maggiori diritti e facoltà a chi lo possiede. E’ richiedibile dopo sei anni di soggiorno regolare in Italia dallo straniero che possegga un reddito personale sufficiente al sostentamento proprio e della propria famiglia, un alloggio idoneo e che sia titolare di un permesso di soggiorno “che consenta un numero illimitato di rinnovi”. In tale tipologia di permessi di soggiorno vanno compresi quelli per motivi familiari, per motivi politici e per motivi di lavoro.Tale ultima categoria, nella prassi, ha dato vita ad un orientamento delle questure tendente a negare la carta di soggiorno a coloro i quali non sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. Si ritiene infatti, che i contratti a termine, cosi come i contratti a progetto, non siano di per se stessi idonei a soddisfare il requisito della rinnovo illimitato, essendo strettamente connessi alle imprevedibili esigenze di mercato.Ciò che tale prassi sembra non considerare è che nel mercato del lavoro italiano tali forme contrattuali risultano ormai la regola, essendo i contratti a tempo indeterminato un utopia per tutti, stranieri e non.Chi sembra tener conto di tale realtà è invece parte della giurisprudenza amministrativa di merito che, considerando la realtà lavorativa italiana, ha ritenuto essere sufficiente per ottenere la carta di soggiorno anche un contratto a termine, poiché se ne può comunque ottenere il rinnovo previsto dal testo unico.
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