Halloween e Cacciari
by Redazione
Posted on Ottobre 31, 2008
Quanto mi urta trovarmi d’accordo con Cacciari. Quando penso a lui non mi viene di pensare al sindaco o al filosofo che dicono che sia, ma alla new economy: la più gigantesca panzana degli ultimi vent’anni. E’ spocchioso, supponente, assolutamente slegato dall’obbligo che hanno i comuni mortali di stabilire un nesso tra quello che vale e quanto lo pagano. Una specie di Sgarbi, più scaltro e meno brillante. Fa un figurone quando parla con Rutelli, ma culturalmente chi non lo farebbe? Credo che i Geymonat, i Severino, gli Antiseri, i Somenzi, se fossero ancora tutti vivi, citerebbero per danni chi lo chiama filosofo, mentre Dozza, Zangheri, Petroselli, Nathan, se sapessero che fa il sindaco, morirebbero di crepacuore se molti di loro non fossero già morti.
Ciaonè, 31 ottobre 2008
Quanto mi urta trovarmi d’accordo con Cacciari. Quando penso a lui non mi viene di pensare al sindaco o al filosofo che dicono che sia, ma alla new economy: la più gigantesca panzana degli ultimi vent’anni. E’ spocchioso, supponente, assolutamente slegato dall’obbligo che hanno i comuni mortali di stabilire un nesso tra quello che vale e quanto lo pagano. Una specie di Sgarbi, più scaltro e meno brillante. Fa un figurone quando parla con Rutelli, ma culturalmente chi non lo farebbe? Credo che i Geymonat, i Severino, gli Antiseri, i Somenzi, se fossero ancora tutti vivi, citerebbero per danni chi lo chiama filosofo, mentre Dozza, Zangheri, Petroselli, Nathan, se sapessero che fa il sindaco, morirebbero di crepacuore se molti di loro non fossero già morti.
Fatte queste brevi e doverose specifiche, quando uno ha ragione tocca dargliela. La festa di Halloween è una minchiata da Centro Commerciale, una puzzonata da ufficio marketing, che dopo aver rincoglionito i bambini con Disney Channel, li finisce con la maschera da strega. E’ un pezzo che non credo più che gli americani siano tutti ricchi e cretini, ma se penso ad halloween mi sembra di aver cambiato opinione troppo in fretta. Cacciari ha ragione anche quando deride la festa della mamma, del babbo, del nonno: solo pretesti per vendere collant da bancarella, vermuth squarciabudella e cateteri a prezzo d’ingrosso. Un vero schifo, che però mi porta ad avere un mare di fiducia verso i giovani d’oggi; se ce la fanno a diventare grandi, malgrado da piccoli abbiano chiesto: “dolcetto o scherzetto?” allora sono proprio bravi.
Ciaonè, 31 ottobre 2008
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