Fare opposizione
by Redazione
Posted on Settembre 10, 2008
Non è facile fare opposizione. In Italia poi, con la sua naturale propensione agli accomodamenti, è quasi impossibile. L’Italia è ancora e sarà per sempre quella di Andreotti: non c’è politica se non c’è potere; perché politica, in questo Paese con più di trenta milioni di andreottiani, vuol dire da sempre inciuciare, nominare i vertici delle banche e delle Asl, vendere posti di lavoro, pensioni di invalidità, pezzi di verde pubblico, panettoni di stato, giornali di regime. E, per questi più di trenta milioni di andreottiani, se non hai potere fai al massimo testimonianza, un sinonimo di pirla dal loro punto di vista. E dunque che vuol dire fare opposizione? Niente, meno di niente.
Ciaonè, 10 settembre 2008
Non è facile fare opposizione. In Italia poi, con la sua naturale propensione agli accomodamenti, è quasi impossibile. L’Italia è ancora e sarà per sempre quella di Andreotti: non c’è politica se non c’è potere; perché politica, in questo Paese con più di trenta milioni di andreottiani, vuol dire da sempre inciuciare, nominare i vertici delle banche e delle Asl, vendere posti di lavoro, pensioni di invalidità, pezzi di verde pubblico, panettoni di stato, giornali di regime. E, per questi più di trenta milioni di andreottiani, se non hai potere fai al massimo testimonianza, un sinonimo di pirla dal loro punto di vista. E dunque che vuol dire fare opposizione? Niente, meno di niente.
Gli altri, quella corposa minoranza che andreottiana non è, si dispera invece perché non c’è opposizione o se ne fa troppo poca o si fa finta di farla. A loro il mio saluto e il mio messaggio, eccolo: coraggio, in Italia, dopo lo choc delle elezioni, finalmente si riprende a fare della seria opposizione e vorrei dimostrarlo con pochi esempi: Bossi dice papale papale a Berlusconi che se non si fa il federalismo, si va dritti alla secessione, creandogli imbarazzo. Famiglia Cristiana non si lascia intimorire dai soliti sgherri e critica ancora Maroni sulle impronte dei rom, suggerendogli di fare la personcina seria e prenderle agli ultrà. Alemanno e La Russa riescono a far saltare la Commissione Amato, struggente rapsodia con musica di Attalì e testi di Califano. Air France si dice nuovamente disponibile ad entrare in Alitalia, mettendo le basi per una figura da cioccolataio di Berlusconi.
Se non questa, ditemi voi cos’è l’opposizione.
Ciaonè, 10 settembre 2008
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