La giornata politica
by Redazione
Posted on Settembre 9, 2008
La popolarità dell’esecutivo italiano sta raggiungendo maggioranze bulgare e giustamente il governo si prende qualche licenza. Oltretutto qui siamo nella patria di Cicerone e Beccaria, mica in quella di Toro Seduto e Kuntakinte come gli americani. Da loro può avvenire che al candidato Zì Buana scappi detto per sbaglio: “ la mia religione islamica” e che subito i sondaggi volino per McCain, il suo avversario; da noi che La Russa si commuova per Salò e i sondaggi volino lo stesso, ma per lui. La cultura italiana apprezza e, sentitamente, ringrazia.
Ciaonè, 9 settembre 2008
La popolarità dell’esecutivo italiano sta raggiungendo maggioranze bulgare e giustamente il governo si prende qualche licenza. Oltretutto qui siamo nella patria di Cicerone e Beccaria, mica in quella di Toro Seduto e Kuntakinte come gli americani. Da loro può avvenire che al candidato Zì Buana scappi detto per sbaglio: “ la mia religione islamica” e che subito i sondaggi volino per McCain, il suo avversario; da noi che La Russa si commuova per Salò e i sondaggi volino lo stesso, ma per lui. La cultura italiana apprezza e, sentitamente, ringrazia.
L’esecutivo però è premiato soprattutto per le sue scelte politiche: i fannulloni di Brunetta, l’Alitalia trasformata in cooperativa agricola, i grembiulini della Gelmini, il federalismo degli alcolisti anonimi. Poi c’è la tessera annonaria per i poveracci reintrodotta da Tremonti come ai tempi dell’Opera Pia Maternità e Infanzia. Consideriamo inoltre che la politica non è solo ciò che si fa, ma anche ciò che, coerentemente, non si fa. Grazie alla Lega, ad esempio, la scamperemo ancora una volta sul voto agli immigrati. Volete che ve lo dica? Hanno ragione. In Italia, dando il diritto di voto alla Lega, abbiamo già fatto quello che si poteva per le categorie svantaggiate. Tutta questa roba in pochi mesi di governo. Ma prima di Natale servirebbe un botto grosso, un fuoco d’artificio di quelli che piacciono tanto al cavaliere; un provvedimento – panettone che soddisfi i sudditi come un film dei Vanzina. Potrebbe riuscirci la Brambilla. Pare che trasformerà i docenti precari in guide museali, in baristi, in gestori di agriturismi. E per quelle carine, che sanno l’inglese, reggicalze e un lavoro di accompagnatrici per governanti russi mafiosi ospiti in Sardegna delle autorità italiane.
Ciaonè, 9 settembre 2008
Lascia un commento