Perché non ne ho parlato
by Redazione
Posted on Luglio 16, 2008
Come si sa, gli amici più stretti sono anche, o possono essere, i più perfidi e feroci.
Ieri pomeriggio, con un’aria ridanciana e discinta tipica delle comitive in trattoria durante le vacanze estive, alcuni di loro mi hanno chiesto perché ieri io non abbia dedicato questo spazio a Del Turco ed alla vicenda abruzzese. Se lo aspettavano, mi hanno detto con gli occhioni sbarrati, tipico segnale di cinismo supremo.
Dirò loro perché.
Ciaonè, 16 luglio 2008
Come si sa, gli amici più stretti sono anche, o possono essere, i più perfidi e feroci.
Ieri pomeriggio, con un’aria ridanciana e discinta tipica delle comitive in trattoria durante le vacanze estive, alcuni di loro mi hanno chiesto perché ieri io non abbia dedicato questo spazio a Del Turco ed alla vicenda abruzzese. Se lo aspettavano, mi hanno detto con gli occhioni sbarrati, tipico segnale di cinismo supremo.
Dirò loro perché.
Non so niente di ciò che è avvenuto in Abruzzo e quello che immagino non mi piace. In secondo luogo non volevo accumunarmi a commenti, che poi puntualmente sono arrivati, come quello di Cossiga. C’è una differenza fondamentale tra le risate goliardiche che cerco io e quelle da iena della Transilvania che inseguono quelli come lui. Terzo: ironizzare sui socialisti? Non mi cibo di cadaveri. E poi, i veri socialisti sono già pressoché tutti in Forza Italia e al governo.
Poi non ho scritto perché voglio pensare che Del Turco sia supposto innocente fino al terzo grado di giudizio, come mi hanno insegnato tanti inutili corsi universitari. E infine, ma più di tutto, perché mi fa orrore la compagnia intellettuale di Flores e di Pancho (ma chi glielo ha affibbiato ‘sto vezzeggiativo da stupido?) Pardi, di Sabina Guzzanti, di Beppe Grillo e soprattutto di Nanni Moretti, sinistro ed efficacissimo promotore di se stesso. E soprattutto non ho scritto per esorcizzare la paura che il prossimo candidato alla presidenza dell’Abruzzo, sia il veterinario o il fattore della masseria di Di Pietro. E’ qualcosa che mi fa più paura dei socialisti.
Ciaonè, 16 luglio 2008
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