Informazioni personali

Dettagli di fatturazione

Per effettuare una donazione tramite bonifico bancario, è necessario seguire i seguenti passaggi:

  • Eseguire un bonifico bancario a favore di "Associazione Nessun luogo è lontano"
  • IBAN: IT65P0832703243000000003948
  • c/c in essere presso Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121
  • Come causale, indicare "Donazione per "Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121"
  • Inviare copia del bonifico effettuiato a: [email protected]

Vi informiamo che  da gennaio 2020 è cambiato il bonus fiscale in favore delle associazioni del terzo settore.

Per maggiori informazioni:

https://quifinanza.it/fisco-tasse/maxi-bonus-fiscale-cosa-prevede-riforma-terzo-settore/348450/ GRAZIE!

Totale della donazione: €100,00

Ma che ha fatto di male?

by Redazione

Per carità, evitiamo di tornare troppo indietro. Ci faremmo male. Evitiamo di ripensare ai Vespri siciliani e al massacro di Bronte, a Portella della Ginestra e all’istituzionalizzazione della mafia nella coscienza dei ceti popolari. Evitiamo pure di parlare di Piersanti Mattarella e di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e del Generale Dalla Chiesa, di Salvo Lima e di Andreotti, di Ciancimino e della lupara bianca, di Padre Pino Puglisi e di Giuseppe Fava. Evitiamo di chiederci come è nato il pizzo e come i pizzini, del quartiere della Kalsa e di Tomasi di Lampedusa, di Leonardo Sciascia e dei voti che, all’inizio degli anni ’90, escono dalla DC ed entrano nel PSI di Craxi e di Martelli.

Ciaonè, 7 luglio 2008

Per carità, evitiamo di tornare troppo indietro. Ci faremmo male. Evitiamo di ripensare ai Vespri siciliani e al massacro di Bronte, a Portella della Ginestra e all’istituzionalizzazione della mafia nella coscienza dei ceti popolari. Evitiamo pure di parlare di Piersanti Mattarella e di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e del Generale Dalla Chiesa, di Salvo Lima e di Andreotti, di Ciancimino e della lupara bianca, di Padre Pino Puglisi e di Giuseppe Fava. Evitiamo di chiederci come è nato il pizzo e come i pizzini, del quartiere della Kalsa e di Tomasi di Lampedusa, di Leonardo Sciascia e dei voti che, all’inizio degli anni ’90, escono dalla DC ed entrano nel PSI di Craxi e di Martelli.

Stiamo all’oggi. La Sicilia sfiancata da Cuffaro e da Riina, dalla penuria d’acqua e dal deserto di speranza, soprattutto sfiancata dai pochi giovani che la amano tanto da detestarla. La amano al punto da non accettare nemmeno su un piano letterario che Verga abbia avuto almeno il merito di parlare degli ultimi e dei diseredati, fino ad allora parole considerate parolacce. Non lo accettano perché non mediano. Non vogliono, non possono mediare. Loro sono altro e devono ribadirlo con l’intransigenza. Lo capisco ora. E quei giovani lì sono stranieri in patria, lo sanno. C’era dunque bisogno che su questo cavallo sfiancato, si potesse accanire persino Sgarbi, divenuto sindaco di Salemi? Con i suoi assessori Daverio e Oliviero Toscani, Elkann e Cecchini (il cretino che tinse di rosso Fontana di Trevi)? Un manipolo di miliardari con l’hobby di convertire i selvaggi? Si dirà che Sgarbi è stato regolarmente eletto. Che c’entra? Spesso anche la mafia lo è stata.

Ciaonè, 7 luglio 2008


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cerca

Archivi