I bischeri neolatini
by Redazione
Posted on Settembre 25, 2007
Il motivo per cui non ci si dovrebbe augurare la caduta del governo non è nel suo valore, ma nella assoluta mancanza di alternative. Ammettiamolo serenamente. Accadrà prima o poi che Prodi vada a casa, dopo una quindicina di giorni ci ritroveremo di nuovo il Cavaliere che, arrabbiato con i suoi infidi alleati di oggi e di ieri, metterà Califano agli Esteri, Gigi D’Alessio agli Interni, Anna Tatangelo e Spagna rispettivamente alla solidarietà sociale e alla sanità. Quello è il meglio di quello che ha, inutile nascondercelo.
Ciaonè, 25 settembre 2007
Il motivo per cui non ci si dovrebbe augurare la caduta del governo non è nel suo valore, ma nella assoluta mancanza di alternative. Ammettiamolo serenamente. Accadrà prima o poi che Prodi vada a casa, dopo una quindicina di giorni ci ritroveremo di nuovo il Cavaliere che, arrabbiato con i suoi infidi alleati di oggi e di ieri, metterà Califano agli Esteri, Gigi D’Alessio agli Interni, Anna Tatangelo e Spagna rispettivamente alla solidarietà sociale e alla sanità. Quello è il meglio di quello che ha, inutile nascondercelo.
Quello che inquieta è però altro. Se ci pensate sembra quasi che la crisi di leader attraversi tutto l’occidente e in specie i paesi neolatini. Zapatero dopo aver fatto due o tre cose in favore delle coppie omosessuali e sull’adottabilità delle zebre, si è un po’ defilato. Sarkozy, dopo un paio di scenette da alcolizzato improvvisate al Parlamento europeo e dopo aver assunto un po’ di trombati di centro – sinistra in giro per il mondo, ora non sa più come zittire i suoi superflui ministri: una volta deve sgridare Kouchner che, tra un tè e un pasticcino, ci dice che la guerra con l’Iran è fissata per dopodomani, un’altra gli tocca dare uno scapaccione al suo primo ministro Fillon che con quell’aria da studente fuori corso dice ai francesi che tra non molto dovranno tornare all’economia del baratto.
Non parliamo dei leader dell’america latina: i Chavez, i Morales, vere e proprie macchiette che più che statisti sembrano musicisti di supporto ai concerti degli Intillimani. Un carnevale tragico.
Qualche cicogna burlona deve averci riempito di bischeri, ma noi perché li abbiamo portati così avanti?
Ciaonè, 25 settembre 2007
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