Hasta siempre!
by Redazione
Posted on Febbraio 16, 2006
Nel Libro della Sapienza è detto "muore giovane chi al Cielo è caro". E doveva esserlo davvero caro al Cielo Compay Segundo, questo ragazzo di novantasei anni che aveva nel cuore e nella sua chitarra una vita infinita.
Nel Libro della Sapienza è detto "muore giovane chi al Cielo è caro". E doveva esserlo davvero caro al Cielo Compay Segundo, questo ragazzo di novantasei anni che aveva nel cuore e nella sua chitarra una vita infinita. E vita è stata davvero: ha amato come solo poche creature sanno farlo, perché il loro cuore non conosce né il tradimento, né il peccato. Segundo ha fumato con la nonna fin da bambino, ha arrotolato i sigari da cui non si è mai staccato e ha continuato a fare il barbiere quando avrebbe potuto già assumerne dieci. Ha girato il mondo facendoci tutti un po’ cubani, riuscendo a farci sentire i profumi dei Caraibi, facendo vibrare non solo le corde magiche della sua chitarra ma quelle misteriose dei nostri sensi. Chi lo ha visto e sentito è stato scosso da uno strano miscuglio interiore: nostalgia e sensualità, gioia e passione civile e tutti, ma proprio tutti, per un istante almeno, abbiamo creduto che di qualunque impresa si trattasse, l’avremmo compiuta.
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