NO!
by Redazione
Posted on Luglio 7, 2015
Lo hanno detto i greci. Un no che non resisterebbe a lungo ad un raffinato ragionamento economico, che probabilmente creerà problemi enormi per tanta povera gente in Grecia e pure altrove. Un NO che qualcuno doveva pur prendersi la responsabilità di dire. Lo ha fatto la Grecia. La piccola, povera, insignificante Grecia, la stessa che insegnava al mondo cosa accidenti sia la democrazia duemila anni fa e gli è toccato rifarlo oggi.
La Grecia col suo no, ci dice che l’Europa è tutta sbagliata e lo dice da sinistra, la stessa sinistra che in Europa non esiste più. Non in Germania, dove è divenuta ancella demente delle bizze di Frau Merkel, non in Francia, sbiadita e col virus intestinale proprio come Hollande, non in Italia dove … beh, lasciamo stare.
La Grecia che non si preoccupa affatto se il suo scagliarsi generoso e folle contro l’irresponsabile ottusità delle troike possa somigliare ai ragli dei populisti europei, perché ha capito che una cosa si fa se va fatta e si dice se va detta. Non come succede a volte, in Italia per dire, dove si ha paura di dire cose come quelle che dice Grillo o quelle che dice Salvini. E’ vero sono due populisti, non so se pericolosi, ma populisti senz’altro. Ma è sempre meglio rischiare di dire cose simili alle loro senza condividerli né votarli, che essere scambiato per uno di questo PD.
E prima che i miei amici mi riempiano di contumelie per quello che ho appena scritto, provino a dirci, se ne sono capaci, quale sia la posizione del PD sulla crisi greca, sull’impoverimento di milioni di persone in Europa, sulla fine del ceto medio. Ci dicano quali sono al momento i valori del PD, se sono ancora l’equità, la giustizia, le pari opportunità, il lavoro.
Ci dica infine il PD se non pensa che il peggiore dei guai che potesse capitargli è il famoso 41% alle Europee, una percentuale che tutti presero per il sigillo del trionfo e invece si è rivelata l’identificazione della lapide dove riposano le sue spoglie.
Fabrizio Molina
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