Toh, questo Gentiloni…

Una trentina d’anni fa, quasi tutti impazzivano per i Ray–Ban, i Lozza, e i Persol; le uniche marche di occhiali da sole ritenute cool da chi avesse meno dell’età del proprio nonno. Mio padre aveva i Lozza, ma sentendosi troppo grande per seguire la moda, raccontava che l’acquisto era stato casuale. Adoravo tutto di lui, soprattutto le innocue, imbarazzate bugie. Un bel giorno, un imprenditore veneto decide di incornare le tre multinazionali, realizza una pubblicità con un giovanotto biondo e con lo sguardo seduttivo da Casanova della bassa trevigiana, lo mette su tutti i giornali con un paio di occhiali da sole francamente inguardabili e sotto ci mette una frase slogan, “Toh, questi Marcolin”. Con la saggezza tipica dei bevitori di grappa, la pubblicità voleva forse dirci di smettere di correre dietro alle marche esotiche, quando c’era lui con i suoi occhiali da mariuolo albanese.

La vicenda mi è tornata in mente in queste ore: Obama fa un discorso alla Nazione di enorme impatto, Draghi decide di dare uno shock all’Europa, prendendosi una responsabilità che mi domando come farà a dormire la notte, Bersani (nel suo piccolo) si prepara a prendere l’ennesimo schiaffone e che accade? Gentiloni, che quando gli hanno detto che era stato nominato ministro cercava – come tutti gli italiani -la telecamera di SCHERZI A PARTE, dichiara che tra gli immigrati potrebbero infiltrarsi dei terroristi. Che genio! Devo aver letto da qualche parte che in anni passati, avesse già dichiarato che “non ci sono più le mezze stagioni” e che “i negri hanno il ritmo nel sangue”, ma qui siamo proprio oltre. “Toh, questo Gentiloni”…

Fabrizio Molina