Il minchione day
by Redazione
Posted on Dicembre 3, 2014
di Fabrizio Molina
Dalle 19 di ieri sera alle 8.30 di stamane – ora in cui scrivo -, ho ricevuto già una decina di telefonate e altrettanti sms di minchioni come me che rivendicano con composto orgoglio la loro minchioneria. Gente che non ha mai brigato per un appalto, che non ha mai svitato un orecchio ad un negro per farne un portacenere, che non ha mai grassato, concusso, corrotto, derubato, fatto aggiotaggio, turbato aste, falsificato bilanci, evaso, eluso, ridotto in schiavitù, intimidito, mobizzato, stolkizzato. Che non ha mai truccato i cartellini dei prezzi e che si sente male pure se si toglie due anni quando qualcuno gli chiede l’età. Dei veri deficienti, insomma.
Tutti a manifestarmi il loro incredulo orrore non tanto per l’enormità della cloaca della politica romana scoperchiata ieri dalle forze dell’ordine, quanto per il fatto che tutta quella fabbrica di orrore possa essere stato in mano a squarciagole da operetta e politici da strapazzo, capitanati da un ex Nar mutilato che più che a dominare Roma, te lo immagini in fila all’Inps per avere l’accompagno a spese dello Stato.
Invece è tutto vero. E a questi miei compagni di idiozia, ai quali fino ad un’ora prima avevo detto e scritto che non possiamo arrenderci al peggio e che ora, quasi ridendo, mi chiedevano di ripetere se avevo coraggio, ho risposto che sì, bisogna insistere.
Insistere nel rendere la vita difficile a certe fogne umane, a certi politici più idioti che cattivi, per cercare di fare qualche adepto alla nostra causa. Avendo il coraggio di spiegare a qualche ragazzo, come se fossero tutti figli nostri, che ad essere cretini si fa fatica, ma poi ci sono certi giorni, ci sono certi giorni …
Fabrizio Molina
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