Le vacanze del corpo e dello spirito: senza, però, staccare il cervello…
by Redazione
Posted on Luglio 29, 2014
di Vittorio Sammarco
Andiamo in ferie, andiamo a goderci un po’ di meritato riposo. Che tutto potrà significare meno che staccare il cervello di fronte a fatti e parole che riempiono la nostra civiltà, virtuale o reale che sia, di questi tempi. Che a molti – a ragion veduta – non paiono proprio bei tempi.
Per le guerre in corso, innanzi tutto, che spargono sangue e sofferenze che credevamo ormai, se non dimenticate, almeno sulla via di risoluzione.
Poi per le diseguaglianze che nel mondo aumentano; la crisi di fiducia nelle istituzioni (e non solo in Italia); un rancore strisciante e corrosivo verso ogni genere di minoranze (etniche, sessuali, culturali…); un linguaggio razzista che si fa forte di una volgarità palese spacciata come genuinità di parole; la delusione di giovani generazioni che non hanno futuro; i diritti umani che credevamo valorizzati fino in fondo e la cui tutela invece fa passi indietro. L’economia che arranca.
Basta, non c’è bisogno di angosciarsi anche sotto l’ombrellone o durante le passeggiate in montagna!
Eppure non possiamo consentirci (il lusso?) di dimenticare, di trascurare tutto con una semplice alzata di spalle. Il mondo, vicino e lontano (ormai le distanze sono veramente relative…) ci appartiene fino in fondo perché di questo mondo, tutti, in qualche modo, siamo responsabili. E noi di Nessun Luogo è Lontano, siamo convinti che anche la nostra piccola goccia di iniziativa, di attività e (perché no) di speranza, può contribuire a renderlo migliore.
Quindi cerchiamo di rispondere “presente!” alla chiamata della propria coscienza. Cerchiamo cioè di metterci a disposizione per quel che si può e si vuole. C’è molto da dare e da fare, ha scritto il nostro presidente Fabrizio Molina, invitando all’adesione (che presto formalizzeremo) alla nostra Associazione e all’Assemblea che stiamo organizzando per i primi giorni di novembre.
Più siamo e meglio staremo. “Pochi ma buoni” è un modo di dire che non ci è mai piaciuto: vogliamo essere in tanti. E, perché no, tante donne e tanti uomini di buona volontà.
A presto.
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