OLTRE CHE UMANITARIE, SONO MISURE DI SICUREZZA PER TUTTI
by Redazione
Posted on Marzo 26, 2020
Mettere in sicurezza dal contagio migranti e rifugiati, attraverso l’estensione della validità dei permessi di soggiorno ed attraverso forme di regolarizzazione degli stranieri irregolari. dal comunicato stampa di Cgil, Cisl, Uil
“Malgrado il forte pericolo costituito dal Coronavirus, decine di migliaia di migranti irregolari e richiedenti protezione sono esclusi dalle strutture di accoglienza, a rischio della propria salute e quella degli altri. Strutture (Cara, Siproimi, Cas, Centri per il rimpatrio) che non sono sempre adeguatamente fornite di dispositivi di sicurezza ed in cui andrebbe garantita la corretta applicazione delle norme anti-contagio, per la sicurezza degli ospiti e del personale che ivi vi lavora.”. E’ l’inizio dell’appello lanciato unitariamente il 26 marzo 2020, dalle tre confederazioni sindacali maggiori.
“Inoltre, migliaia di lavoratori stranieri stanno perdendo la propria occupazione a causa del lockdown delle attività e rischiano di non poter rinnovare il permesso di soggiorno a meno che non venga estesa la durata del permesso per attesa occupazione ad un minimo di 18 mesi.”
Tutto questo ed altri aspetti riguardanti la condizione in Italia dei cittadini stranieri sono stati illustrati in un documento inviato il 25 al Ministro Lamorgese da parte dei tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil
Nel documento e nella lettera di accompagno (qui per scaricare LETTERA al Ministero )si chiede anche di” permettere che il rilascio ed i rinnovi di permessi (nuovi nati, ricongiunzioni, richieste di protezione, rinnovi, ecc.) possa essere interamente richiesto dagli interessati per via telematica (posta certificata), in modo da ridurre i movimenti, i contatti personali ed i rischi di contagio.
Vanno anche pensate, per Cgil, Cisl, Uil, misure di sostegno al reddito per settori dove è più difficile il ricorso alla cassa integrazione (commercio e settore domestico) o dove è fortemente diffuso il lavoro nero.
Soprattutto, concludono i tre segretari, il varo di un provvedimento di regolarizzazione dei cittadini stranieri sprovvisti del titolo di soggiorno, oltre alla importante valenza come misura contro il lavoro nero, ridurrebbe il rischio di esposizione al contagio nonché garantirebbe l’accesso al sistema delle tutele e degli ammortizzatori sociali a migliaia di lavoratori/lavoratrici che si trovano attualmente in condizioni di irregolarità.”
In Allegato il Covid19 – immigrazione
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