“SEMINA” RIPARTE!
by Redazione
Posted on Gennaio 11, 2017
MARTEDI’ 24 GENNAIO ORE 17.30. Scuola Pavoni, via Policastro 45. Assemblea con i ragazzi e i genitori del Centro Semina
Semina è il nostro Centro Interculturale più vecchio (1998), certo tra i più amati. Lì ci siamo formati, siamo cresciuti e abbiamo visto crescere generazioni di ragazzi. Con loro abbiamo giocato, faticato sui libri, palpitato per i rinnovi che dal Comune tardavano sempre. Siamo diventati amici dei loro genitori, dei professori e dei presidi di quel territorio.
Dopo tanta fatica, il Centro ha dovuto sospendere l’attività a fine estate dello scorso anno perché dopo proroghe infinite non arrivavano le gare e noi non potevamo pagare gli operatori che ogni giorno lavoravano lì e ne avevano diritto.
Il problema non è ancora risolto, ma noi, con la solita cocciuta speranza, contiamo che si risolverà.
Intanto, però, il servizio sospeso ci creava troppa ansia, troppa tristezza, troppo dolore. Quei ragazzi, i nostri ragazzi, hanno bisogno del Centro Semina e noi abbiamo bisogno di loro.
Chi fa del sociale una scelta di vita lo sa: occorre certamente essere concreti e razionali, ma non si può perdere la capacità e la voglia di guardare oltre, di pensare che un orizzonte ci sia anche quando non lo vedi, di rischiare di perdere qualcosa pur di continuare a cercare quelle risposte, quella ricerca di senso che sempre ci accompagna.
Semina per noi, come Bastogi, come il Centro Peace e tutto quello che di grande e di piccolo abbiamo fatto in questi vent’anni di vita, è tutto questo: la ricerca di senso che dia un senso alle nostre vite.
Aiutare delle ragazze e dei ragazzi a diventare grandi, a ribellarsi a qualunque razzismo e a qualunque discriminazione, di qualsiasi tipo, così come aiutarli a studiare e ad imparare ogni giorno almeno una parola nuova. Non è molto? Invece è moltissimo.
Abbiamo pieno rispetto di chi fa il bene in luoghi lontani e in condizioni estreme, noi sappiamo fare questo e cerchiamo di farlo al meglio possibile. Fare di giovani italiani, di nascita o di destino, cittadini in grado di conoscere e far rispettare i propri diritti.
La democrazia, la parità, i diritti sono categorie strapazzate e spesso mal sopportate ma destinate a riemergere sempre nella coscienza delle donne e degli uomini. Ma bisogna cominciare a coltivarle da e nei giovani.
Facciamo nostro quanto diceva Leonardo Sciascia, secondo il quale per battere la mafia ci vuole un esercito di maestri. Anche per battere il razzismo, il classismo, la prepotenza, la violenza, la discriminazione di ogni ordine e grado.
A rifletterci bene, SEMINA riparte per questo!
Lascia un commento