Farei bene a preoccuparmi
by Redazione
Posted on Febbraio 21, 2008
Dopo essere stato d’accordo con le scelte del sindaco Veltroni non più di sette volte in sette anni, una volta l’anno in media, stavolta lo sono stato due volte in due mesi. Che faccio, mi preoccupo? O non sarebbe meglio che si preoccupasse lui, visto che con le posizioni chiare e nette, quasi sempre si perde? Spero stavolta proprio di no, spero che vinca e spero anche che faccia le due cose su cui sono d’accordo. La prima: ”il PD andrà da solo”; frase poi malignamente addolcita in “il PD andrà col suo programma”. Una dolcezza che la rende ancora più cattiva, come cattiva è la verità per chi non la ama. Seconda: “De Mita deve lasciare il potere, rischia di durare più di Fidel”. Altro cioccolatino col ripieno di cianuro. W Valter! Fosse pure solo per questo, grazie!
Ciaonè, 21 febbraio 2008
Dopo essere stato d’accordo con le scelte del sindaco Veltroni non più di sette volte in sette anni, una volta l’anno in media, stavolta lo sono stato due volte in due mesi. Che faccio, mi preoccupo? O non sarebbe meglio che si preoccupasse lui, visto che con le posizioni chiare e nette, quasi sempre si perde? Spero stavolta proprio di no, spero che vinca e spero anche che faccia le due cose su cui sono d’accordo. La prima: ”il PD andrà da solo”; frase poi malignamente addolcita in “il PD andrà col suo programma”. Una dolcezza che la rende ancora più cattiva, come cattiva è la verità per chi non la ama. Seconda: “De Mita deve lasciare il potere, rischia di durare più di Fidel”. Altro cioccolatino col ripieno di cianuro. W Valter! Fosse pure solo per questo, grazie!
Ma come lo spiego alle mie figlie di dodici e nove anni che il loro futuro è governato da signori come De Mita, Visco, Pannella; Tremaglia, e compagnia? Tutta gente che ha cominciato con Menenio Agrippa e con Plinio il Vecchio e sta ancora lì a menarcela? Come faccio a dir loro che devono restare in Italia da grandi, perché l’Italia è un Paese civile che però si fa comandare da signori che erano al potere dieci anni prima della televisione, nove prima di Rischiatutto, sette prima dell’invenzione del telefono e undici prima della macchina da scrivere? Lo so che la gioventù non è sempre un pregio e la vecchiaia non è sempre un difetto, ma non vi sembra abbastanza aver già bruciato quattordici generazioni? Non avete nessuna pietà? Non è per i vostri torti che dovete sgombrare, ma per la vostra vecchiaia, che non è una cosa brutta in sé, lo è diventata con voi.
Ciaonè, 21 febbraio 2008
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