che dio ce la conservi

Per carità, l’America non è, e non è stata mai, il migliore dei mondi possibili. Però ha dei meriti che nessuno può negare: trent’anni fa ha consentito a quelli come me com’ero allora, di avere qualcosa da odiare: secondo noi tutti erano migliori del satana americano: Castro, Mao, Breznev, Pol – Pot. Oggi forse avremmo qualche difficoltà a superare un’interrogazione di storia, ma allora ci sentivamo giusti. Tuonavamo senza pietà contro il massacro degli indiani, contro la deportazione dei neri, contro la senape, la mostarda e la coca –cola. Sulla mostarda almeno, non ho cambiato idea.

Ciaonè, 28 gennaio 2008

Per carità, l’America non è, e non è stata mai, il migliore dei mondi possibili. Però ha dei meriti che nessuno può negare: trent’anni fa ha consentito a quelli come me com’ero allora, di avere qualcosa da odiare: secondo noi tutti erano migliori del satana americano: Castro, Mao, Breznev, Pol – Pot. Oggi forse avremmo qualche difficoltà a superare un’interrogazione di storia, ma allora ci sentivamo giusti. Tuonavamo senza pietà contro il massacro degli indiani, contro la deportazione dei neri, contro la senape, la mostarda e la coca –cola. Sulla mostarda almeno, non ho cambiato idea.

E non è che a fare critiche agli americani, ai loro sistemi, alla loro sanità, ai loro sains droits, si farebbe un soldo di danno. E non voglio neanche mitigare il giudizio su di loro, dicendo che l’America è anche la patria di Luther King, di Angela Davis, di Malcom X, alle banalità ci pensano altri, io non devo mica fare il segretario del PD. Dirò solo che ieri il clan Kennedy, la cui influenza sugli elettori democratici è nota, ha preso partito per il senatore Obama. Per i soliti che la sanno lunga si tratta di beghe di partito, per chi non è in malafede, è la prova che l’America è antropologicamente incompatibile con la troppa concentrazione di potere e non gli va la dinasty dei Clinton. E l’America è anche capace di vergognarsi se uno si addormenta in pubblico, altro che gli sputi in Parlamento. Dio ci conservi l’America!

Ciaonè, 28 gennaio 2008