I dolori di Bertinotti
by Redazione
Posted on Dicembre 6, 2007
Dicono che voglia fare come nel ’98, quando staccò la spina a Prodi. Dicono anche che voglia replicare ciò che faceva da sindacalista: al momento della responsabilità e della firma dei Contratti, era sempre in bagno o a prendere il cappuccino. Come nel film di Alberto Sordi.
Bertinotti è stato duro verso il premier e non deve essergli costato poco, visto che, nella foga del discorso, si è procurato due gualciture al maglioncino di moher, di cui va orgoglioso.
Ciaonè, 6 dicembre 2007
Dicono che voglia fare come nel ’98, quando staccò la spina a Prodi. Dicono anche che voglia replicare ciò che faceva da sindacalista: al momento della responsabilità e della firma dei Contratti, era sempre in bagno o a prendere il cappuccino. Come nel film di Alberto Sordi.
Bertinotti è stato duro verso il premier e non deve essergli costato poco, visto che, nella foga del discorso, si è procurato due gualciture al maglioncino di moher, di cui va orgoglioso.
Io credo che Faustone senta solo che la festa sta per finire e vuole essere lui a rovesciare il tavolo, prima che lo faccia un Mastella qualsiasi. Non c’è da dargli torto, se si considera anche che la sua scommessa l’ha persa: per salire su quello scranno lassù, fino alla terza carica dello Stato, ha fatto la lobotomìa a Rifondazione, inducendola a passare dalla rappresentanza dei lavoratori a quella dei movimenti. In pratica ha costretto quei poveri cristi del partito a non occuparsi più di quelli che attaccano alle 7 alla catena di montaggio, per obbligarli a portare il cappuccino a letto a Casarini, che si alza a mezzogiorno. Per questo il subcomandante Fausto si infuriò con Padoa Schioppa quando parlò dei bamboccioni. Non poteva permettergli di insultare il suo elettorato.
Ora non si capisce bene cosa voglia, ne sa qualcosa Franco Giordano, il segretario che in foto sembra Baloo e da vicino Mammolo e che ogni tanto gli sussurra di tornare, perché lui deve fare pipì.
Ciaonè, 6 dicembre 2007
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