Sul ponte sventola…
by Redazione
Posted on Ottobre 18, 2007
In questo paese di liberali alla parmigiana, fiocca l’indignazione per il divieto imposto da Guglielmo Epifani di usare le bandiere della CGIL durante la manifestazione del prossimo 20 ottobre.
Persino un mio amico che lavora in Confindustria e crede che la libertà consista nel poter scegliere la salsa per la Bourguignon, è del tutto indignato per questo attentato ai diritti civili.
Ciaonè, 18 ottobre 2007
In questo paese di liberali alla parmigiana, fiocca l’indignazione per il divieto imposto da Guglielmo Epifani di usare le bandiere della CGIL durante la manifestazione del prossimo 20 ottobre.
Persino un mio amico che lavora in Confindustria e crede che la libertà consista nel poter scegliere la salsa per la Bourguignon, è del tutto indignato per questo attentato ai diritti civili.
Chiedo sommessamente al mio amico e a tutti gli altri, il perché di tanta indignazione. Io capisco che ci siamo abituati a tutto meno che ad uno straccio di coerenza, ma è vero o no che la CGIL è firmataria del Patto col Governo, che il 20, sarà legittimamente contestato in piazza e che quindi protesterebbe contro se stessa? E’ vero o no che CGIL, CISL e UIL hanno chiesto insistentemente di revocare una manifestazione che è stata già bocciata dalla marea del referendum tra i lavoratori? E’ vero o no che, a quella manifestazione, parteciperanno esponenti della maggioranza contro la quale la manifestazione è stata indetta? E vero o no che, dal giorno del referendum, Rinaldini, Cremaschi, i Cobas, Sinistra Critica, la rete 28 aprile, i cattolici per il comunismo, i comunisti per il cattolicesimo, ecc, ecc, hanno speso fortune dagli psicanalisti e sembrano pugili suonati che non trovano l’angolo?
E poi ciò che Epifani non dice, perché è schivo e modesto, è che in fondo è per tutti loro che lo fa: senza le bandiere del sindacato, tutti gli altri potranno unire le loro, e tutte e cinque garrire al vento, scaldate dal sol dell’avvenire.
Ciaonè, 18 ottobre 2007
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