A Milano la sinistra riparte davvero
by Redazione
Posted on Marzo 18, 2016
Dite quel che volete ma Milano dimostra di essere sempre 50 metri avanti rispetto all’Italia. 100 rispetto a Roma. Soprattutto se si parla di sinistra che tutti, stupidamente, davano per morta.
A Roma c’è ancora un forte dibattito su chi possa essere il campione della sinistra senza centro e senza trattino. Speravano in Massimo Bray, ma alla Treccani, dove lavora, la donna delle pulizie gli aveva chiuso per errore la stanza dopo le pulizie e non è uscito in tempo utile per accettare l’investitura. Fassina è già in campagna elettorale da due mesi ed è considerato dagli avversari con lo stesso terrore con cui un’orca assassina guarda un merluzzo; Peciola vorrebbe ma impegna troppo tempo dal parrucchiere per poter fare il sindaco. Ci sarebbe disponibile Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ma i testi delle sue canzoni sono troppo di sinistra.
Milano invece ha già fatto: il cavallo di razza su cui sventolano le bandiere rosse ha il viso di Basilio Rizzo, un signore che era consigliere comunale a Milano insieme al nonno di Alessandro Manzoni, che usa espressioni tipo: “e allora il nostro pugnare ha da esser vieppiù risoluto” e che, si dice, ancora l’altra settimana abbia fatto una appassionata filippica contro Craxi e i craxiani, senza che nessuno abbia il coraggio di dirgli come stanno le cose. Cercate la foto su internet e ditemi se non sembra lo zio di vostra suocera. Che c’è di meglio per aspettare che sorga il sol dell’avvenire?
Non vedo l’ora che arrivi giugno per andare a votare. Io a Roma e i milanesi, beati loro, a Milano. Ho l’acquolina in bocca.
Fabrizio Molina
18.3.2016
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