Scherzi a parte
by Redazione
Posted on Aprile 3, 2007
Questa rubrichetta è perlopiù un ricettacolo di cialtronerie e bischerate, a parte le volte in cui, sazio di scemate, tento qualche discorsino posato.
Dico questo perché si consideri che a volte ho intendimenti seri ed escono bischerate, altre volte il contrario. Oggi non avrei voglia di apparire cialtrone e dunque, se è vero quanto detto, è proprio così che ne uscirò. Me ne scuso fin d’ora.
Ciaonè, 4 aprile 2007
Questa rubrichetta è perlopiù un ricettacolo di cialtronerie e bischerate, a parte le volte in cui, sazio di scemate, tento qualche discorsino posato.
Dico questo perché si consideri che a volte ho intendimenti seri ed escono bischerate, altre volte il contrario. Oggi non avrei voglia di apparire cialtrone e dunque, se è vero quanto detto, è proprio così che ne uscirò. Me ne scuso fin d’ora.
Quando mettono la scorta a qualcuno, non è mai una cosa allegra. Vuol dire che tira brutta aria e la polizia ne sente gli spifferi. Non c’è dunque da sottovalutare il fatto che al nuovo presidente della Cei, Angelo Bagnasco, sia stata imposta la scorta dopo le esternazioni di due o tre giorni fa.
Il motivo è che dopo un suo discorsetto a braccio riassumibile in “se molliamo sui Dico, come faremo ad evitare il partito dei pedofili?”, si è scatenato il putiferio. Giornali, tv, radio, siti, un’iradiddio! Il giorno seguente, esce di casa e sul muro trova scritto ”vergogna!”. Il gesto di un esaltato deve aver pensato il questore e gli piazza la scorta.
A me pare la civilissima contestazione di un professore di greco in pensione, oppure il manifesto politico di un neo-partito moderato o, ancora, la garbata polemica di un monarchico.
Il punto se mai non era dare la scorta a Bagnasco, ma di ingaggiare un mediatore, che spiegasse alla cittadinanza che anche a sua Eccellenza capita come all’autore di questa rubrichetta: voleva magari dire cose serie e gli sono uscite bischerate.
Ciaonè, 4 aprile 2007
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