Oggi come oggi…
by Redazione
Posted on Marzo 28, 2007
Oggi come oggi, la servitù è un problema. Così soleva ripetere una mia vecchia zia ricca e ipocondriaca, parlando delle molte cameriere che aveva cambiato. E una rubacchiava, l’altra puliva poco negli angoli, una terza stirava male le camice e così via andare.
Una volta mi indignai particolarmente perché ne accusò una di irriconoscenza, visto tutti gli abiti seminuovi che le regalava. Si indignò moltissimo anche lo zio Quintilio suo marito; io per la sciocchezza, lui con la cameriera.
Ciaonè, 28 marzo 2007
Oggi come oggi, la servitù è un problema. Così soleva ripetere una mia vecchia zia ricca e ipocondriaca, parlando delle molte cameriere che aveva cambiato. E una rubacchiava, l’altra puliva poco negli angoli, una terza stirava male le camice e così via andare.
Una volta mi indignai particolarmente perché ne accusò una di irriconoscenza, visto tutti gli abiti seminuovi che le regalava. Si indignò moltissimo anche lo zio Quintilio suo marito; io per la sciocchezza, lui con la cameriera.
Non era cattiva la zia – e neanche zio Quintilio – erano un po’ monarchici, ma buoni in fondo. Il mercoledì mi compravano la pizza.
Certo erano severi, severissimi! Pensandoci con obiettività, che dovrebbe dire allora Berlusconi? Assolda da secoli avvocati, magistrati, guardie di finanza, cuochi, preti antidroga, sondaggisti, sociologi, psicologi, consulenti parlamentari. Sborsa 70 miliardi 70 per un Dico con Bossi, lo subisce a cena il lunedì – ogni santo lunedì – da una quindicina di anni, dovendo far fronte alle proteste di sua figlia Barbara, infastidita dal fatto che l’Umberto non si lava le mani prima di andare in tavola. Ogni lunedì un Ferrarino a Barbara, per tenerla buona.
E dopo aver sborsato in un mese, ogni mese, una somma pari al prodotto interno lordo dell’Ecuador, gli fanno fare quelle figure da cioccolataio in Parlamento, sull’Afghanistan.
Ciaonè, 28 marzo 2007
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