ROMA: CENTRI INTERCULTURALI A RISCHIO CHIUSURA

“Chiudere i Centri interculturali per minori a Roma non danneggia solo gli immigrati o solo i nati italiani, danneggia il futuro della comunità di Roma”. Ecco il testo del comunicato stampa inviato

In data 9 luglio scorso, le scriventi Associazioni, sono state ricevute in Audizione dalle Commissioni Consiliari congiunte Servizi Sociali e Politiche Educative del Comune di Roma. Argomento dell’Audizione è stata la gravissima crisi dei CENTRI INTERCULTURALI PER MINORI, mai così vicini alla chiusura.
Nel corso dell’incontro, le Associazioni hanno spiegato che compromettere la vita dei CENTRI INTERCULTURALI, che da sempre si dedicano ad educare i bambini e i ragazzi ai migliori valori della convivenza civile, in stretta alleanza con famiglie, scuole e territori, vuole soprattutto dire rinunciare, da parte del Comune, a considerare l’educazione permanente dei giovani, la formazione al rispetto delle diversità, alla pedagogia della pace e della pacifica convivenza, una priorità per la città di Roma.
Le Associazioni hanno espresso in quella sede apprezzamento per l’attenzione e l’impegno che la Presidente della Commissione Politiche Sociali, Erica Battaglia, profonde da mesi sulla questione e dell’apporto personale e generoso che ha inteso dare la Presidente della commissione per le Politiche educative del Comune, Valeria Baglio.
Stesso riconoscimento è stato espresso alle giunte municipali e agli assessori ai servizi sociali dei 1°, 5°, 13°, 14°di Roma per il sostegno corale ed impegnato alla nostra battaglia, nonché a quelli particolarmente appassionati del Capo Gruppo del PD in Consiglio Comunale, Francesco D’ Ausilio e del Capo Gruppo di Sel Gianluca Peciola.
“Tale apprezzamento non ci consente in alcun modo di dichiararci sereni” – dicono le associazioni “la proroga molto sofferta per il mese di luglio, sarà stato solo il prolungamento di una inutile agonia se ora la battaglia cruciale non viene combattuta e vinta sul bilancio, con la conseguente assegnazione dei fondi per le attività per i Centri per minori”.” Senza certezze,- proseguono le associazioni – la città perderà un patrimonio ventennale e primo in Italia per il sostegno all’ educazione permanente come presidio di civiltà e progresso”.
Il Comune ha considerato in passato i Centri Interculturali un servizio pubblico essenziale, non li ha mai molto valorizzati ma non si è mai azzardato a sopprimerli; ci auguriamo che la visione e la cultura politica delle forze che guidano Roma non smentisca oggi una scelta che desertificherebbe un terreno, quello educativo, cruciale e già troppo ridimensionato.
Roma 14 luglio 2014
Armadilla, Celio Azzurro, Nessun Luogo è Lontano, Zero in condotta