“Il Mediterraneo: un mare di solidarietà o un focolaio di infezioni?”
by Redazione
Posted on Giugno 16, 2014
E’ il titolo del Seminario Internazionale che si svolgerà il 18 giugno 2014 ore 9,00 presso l’Aula Magna Centro Congressi IFO “R. Bastianelli”, via Fermo Ognibene, 23 – Roma.
“Da numerosi anni – si legge nell’invito – continua la fuga di milioni di persone da Paesi in via di Sviluppo, lacerati da guerre, carestie, alterazioni climatiche e rivolte politiche insurrezionali che costringono intere popolazioni a fuggire dai loro Paesi. Per molti di loro il Mediterraneo rappresenta una via di fuga quasi obbligata. Le organizzazioni criminali, sfruttano il bisogno di salvezza di queste persone, costringendole a vendere la loro speranza ai mercanti di “carne umana”. Una forma moderna di schiavitù che credevamo la storia avesse definitivamente cancellato. Ma così non è! Negli ultimi mesi sono giunti nel Mediterraneo decine di migliaia di esseri umani, tra cui moltissime donne e bambini in condizioni drammatiche, dopo aver attraversato diversi Paesi ed essere stati oggetto di violenze fisiche e psichiche. In particolare stanno arrivando sempre più persone dall’Eritrea, dall’Egitto, dalla Somalia, dalla Siria e Libano.
In questi Paesi sono diffuse numerose malattie, che l’indifferenza del Nord del Mondo non aiuta a debellare. Ci sono dei rischi per l’Italia e l’Europa? I nuovi casi di Poliomielite diagnosticati in Siria, possono rappresentare un pericolo? Possiamo limitarci a salvare e curare le persone sulle navi, nell’operazione Mare Nostrum? Oppure è necessario un impegno di cooperazione allo sviluppo sanitario e scientifico direttamente nei Paesi ad alta endemia di patologie diffusive? La nostra è una vera solidarietà? O solo un tentativo di rispondere ad emergenze note da troppo tempo, ma che si vuole evitare di affrontare in profondità, in maniera sistematica e con tutti i partner europei?
A tutte queste domande cercheremo di rispondere insieme, medici, operatori socio-sanitari, rappresentanti delle istituzioni politiche, amministrative, sindacali, comuni cittadini, per aiutarci a comprendere questa realtà e a fugare eventuali paure e allarmismi. Saranno inoltre resi noti i risultati della Missione Umanitaria Clinico-scientifica, diretta dal nostro Istituto, nei campi profughi in Siria e Libano.
Per informazioni: Aldo Morrone: [email protected]
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