Chi pensava…
by Redazione
Posted on Ottobre 16, 2006
Come si dice, “il Paese ce lo chiede”, e noi rispondiamo: ”presente!” Sì, insomma, dopo che venerdì ci siamo occupati dei tormenti dei DS, oggi buttiamo lì due parole sulla Margherita, non senza preavvertire che un conto è la simpatia che ci lega istintivamente a questo gruppo di intellettuali prestati alla politica, altra cosa è l’obiettività cui ci sentiamo vincolati.
Ciaonè, 16 ottobre 2006
Come si dice, “il Paese ce lo chiede”, e noi rispondiamo: ”presente!” Sì, insomma, dopo che venerdì ci siamo occupati dei tormenti dei DS, oggi buttiamo lì due parole sulla Margherita, non senza preavvertire che un conto è la simpatia che ci lega istintivamente a questo gruppo di intellettuali prestati alla politica, altra cosa è l’obiettività cui ci sentiamo vincolati.
Ebbene, chi credeva che la Margherita fosse uno dei tanti cascami dei rimasugli democristiani di cui sarà facile liberarsi come del sottosviluppo in Africa, ha sbagliato. E di grosso.
Guardiamo con onestà e occhio limpido le due questioni che agitano la Margherita in questo periodo: nulla che abbia a che fare con il potere, com’era invece per la DC. La prima riguarda la nascita delle correnti interne: niente di cui scandalizzarsi, dove quattro persone si mettono insieme, uno comanda e tre aspirano a prenderne il posto.
Piuttosto il punto sta nelle correnti medesime. I teo – dem, ad esempio. Dopo i teo – con (Bush, Rove, Wolfowitz e a casa nostra Pera), gli atei – devoti (Ferrara e qualche altro), ora i teo – dem. Carra, Suor Binetti, Bobba. Non preoccupiamoci dunque, sembrava una tragedia, sta finendo in comica.
L’altra questioncella riguarda le tessere e la pone il senatore Bordon, tipica tipologia di politico il cui grande e riconosciuto merito, è quello di non averne. Dice che le tessere sono troppe, qualcuno micca. Trattandosi di Margherita, lo escludiamo con sdegno. La gente non resiste alle proposte di Bobba, e corre ad iscriversi.
Ciaonè, 16 ottobre 2006
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