0 al totocalcio
by Redazione
Posted on Ottobre 5, 2006
Molti anni fa, il Totocalcio premiava com’è ovvio i 13, i 12, persino gli 11. Ma riconosceva un presente anche a chi faceva 0. Si partiva dall’indiscutibile assunto che azzeccarle tutte è difficile quanto non azzeccarne nessuna.
Ciaonè, 5 ottobre 2006
Molti anni fa, il Totocalcio premiava com’è ovvio i 13, i 12, persino gli 11. Ma riconosceva un presente anche a chi faceva 0. Si partiva dall’indiscutibile assunto che azzeccarle tutte è difficile quanto non azzeccarne nessuna.
Chissà perché riaffiora questo ricordo quando penso a Gorge W. Bush. Potrebbe essere per qualcosa di vago che pare accomunare le due situazioni?
Tralasciamo il fatto che per riportare una “enduring freedom” nel mondo, ha comportato solo che la vecchietta di Gallarate ha pure paura di uscire di casa pure per fare un prelievo alla Asl; dimentichiamoci per un momento che, con la durata di una presidenza americana e mezza, come occidentali ci siamo attirati un odio nel mondo che durerà più della nube tossica di Cernobyl; sorvoliamo sulla carognata che per colpa del bushismo ci siamo dovuti sciroppare dei teo-con all’impepata di cozze come Pera e Ferrara e concentriamoci per due secondi sul vero danno che ci ha arrecato Bush.
Col suo contegno ha determinato che un discreto numero di zombies abbiano riconquistato il centro della scena politica internazionale: Chavez, presidente venezuelano: una sorta di carro di Viareggio che non ha mai preso sul serio nemmeno sua moglie. Lucascenko, il Pol Pot della Bielorussia che si permette di starnutire. Persino Daniel Ortega in Nicaragua, rientrato di corsa da Villa Speranza dove trascorreva l’immeritata vecchiaia per candidarsi alla presidenza.
Zero su tutta la linea. Lo meriterebbe un premio o no?
Ciaonè, 5 ottobre 2006
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