Se posso permettermi
by Redazione
Posted on Settembre 12, 2006
Il conflitto d’interessi è un vero sconcio, lo sappiamo. Tanto il centro sinistra si è concentrato su questa storia, che si è dimenticato di ricordarsene nei cinque anni che ha governato l’Italia tra il ’96 e il 2001. Può capitare!
Ciaonè, 12 settembre 2006
Il conflitto d’interessi è un vero sconcio, lo sappiamo. Tanto il centro sinistra si è concentrato su questa storia, che si è dimenticato di ricordarsene nei cinque anni che ha governato l’Italia tra il ’96 e il 2001. Può capitare! Capitò anche ad un mio amico: tanto era teso a desiderare una sua collega d’ufficio, che quando la ragazza gli ha ceduto e ha detto sì, lui è rimasto inerte. In alcune sue parti, addirittura esanime.
Ora si ricomincia: le elezioni sono passate, i primi cento giorni anche, la finanziaria forse passerà. Di conflitto ci occupiamo dopo la finanziaria eh? O magari dopo la riforma delle pensioni. Oppure tra la riforma delle pensioni e le modifiche alla Moratti sulla scuola.
Vedremo! Nel frattempo mi pare che il peggiore di tutti i mali non sia il conflitto d’interessi, che magari verrà risolto con l’affidamento di Mediaset ad una società terza di cui è presidente Apicella, ma le cattive compagnie che frequenta la TV italiana.
Può la televisione figlia di un Paese civile uscire con Mammuccari? E con Barbareschi? Può avere il suo mèntore in Simona Ventura che fa benissimo a voler decidere da sola se cambiare o no il suo giardiniere o la guardarobiera, ma alla quale non si dovrebbe consentire fare i suoi comodi invitando un indagato, consentire a costui di sbaciucchiarsi in pubblico con un ministro in carica e sorridere alla faccia nostra. Con tutta quella bocca, per giunta.
Ciaonè, 12 settembre 2006
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