Dio salvi la regina e, se pu?, anche noi

Tra il ’96 e l’aprile scorso ho convissuto con alcuni incubi: che finissero le scorte mondiali di acqua, che chi mi amava non mi amasse più che, non so, Bush decidesse di esportare la democrazia anche da noi che stiamo bene come stiamo.

E poi, più di tutto, ho tremato dalla paura che Di Pietro tornasse al Governo. Per motivi di riservatezza parlerò solo di quest’ultima fobia che, per fortuna, non si è realizzata.
Ciaonè, 28 luglio 2006 

Tra il ’96 e l’aprile scorso ho convissuto con alcuni incubi: che finissero le scorte mondiali di acqua, che chi mi amava non mi amasse più che, non so, Bush decidesse di esportare la democrazia anche da noi che stiamo bene come stiamo.

E poi, più di tutto, ho tremato dalla paura che Di Pietro tornasse al Governo. Per motivi di riservatezza parlerò solo di quest’ultima fobia che, per fortuna, non si è realizzata.
Devo dire che è stato un piacere incontrarlo l’altro giorno davanti alla Camera: scamiciato, sudato e plebeo com’è, inveire contro il governo di cui, con gagliardìa, ha deciso di non far parte.

Brandiva un megafono e ci urlava dentro cose che non si capivano, ma suonavano ruspanti, caserecce, come il formaggio fatto su certi montarozzi: tutto sapore e poca igiene.
Poi ho dato un’occhiata alla ditta che ha messo su: Leoluca Orlando, l’unico ad aver quasi indotto la mafia a sciogliersi perché non resisteva più alle sue baggianate.

Franca Rame, che poteva decidere di affacciarsi al suo crepuscolo con un filo di maggiore dignità. Federica Rossi Gasparrini, presidenta della associazione delle massaie, sostenitrice strenua di Rio Casamia, acerrima avversaria del vocabolario. Come il suo capo che, dovete ammetterlo, sarà pure imbarazzante da portare a cena, ma in quanto a coerenza…..

Ciaonè, 28 luglio 2006