I SOLI
by Redazione
Posted on Luglio 14, 2006
“I soli sono individui strani con il gusto di sentirsi fuori dagli schemi, non si sa bene cosa sono, forse ribelli forse disertori, nella follia di oggi i soli, sono i nuovi pionieri…” Giorgio Gaber, 1987.
Ciaonè, 14 luglio 2006
I SOLI
“I soli sono individui strani con il gusto di sentirsi fuori dagli schemi, non si sa bene cosa sono, forse ribelli forse disertori, nella follia di oggi i soli, sono i nuovi pionieri…” Giorgio Gaber, 1987.
Un secolo fa!
Ripenso a questa canzone quando leggo che avvocati, avvocaticchi e azzeccagarbugli da strapazzo minacciano una nuova Caporetto contro il mite Pietro Ichino, il giuslavorista di sinistra con la voce da ragazzo che si arrischia a definire “strano” il loro sciopero. Non hanno torto: è loffio, non strano. Danneggiano il Paese ma si fanno comunque le cause più vantaggiose.
Penso a Francesco Giavazzi, l’economista di sinistra col sorriso disarmante che con una Agenda di priorità economiche che non arriva a sei punti, fa di più e meglio del governo Prodi: lui uno, Prodi ne ha 102, uno più della carica dei dalmata del cartone animato.
Penso a loro e mi chiedo se sono soli e felici di esserlo, se non ne avvertono il peso a volte, se si rendono conto che i soli fanno puzza da vivi e comodo da morti: come Falcone, come Borsellino, come Marco Biagi.
Mi domando se sono coscienti che per loro non ci sarà mai un festival di burini come a Telese per Mastella. Ne soffriranno?
Poi mi ritorna l’ultima strofa della canzone di Gaber. “La solitudine non è malinconia, un uomo solo è sempre in buona compagnia”.
Ciaonè, 14 luglio 2006
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