NO TAV, NO COKE, NO BRAIN

L’attesa spasmodica delle ferie è mitigata dal preannunciarsi di tre eventi eccezionali: appena accaduti, che stanno accadendo, che accadranno a breve.

Passerà per l’Italia la carovana NO TAV, quello che chiedono mi pare di solare evidenza.

Dà loro appoggio incondizionato il comitato NO COKE di Civitavecchia. Si delinea così un fronte di resistenza di rara efficacia: è atteso con ansia il sostegno della “Rete di resistenza alla vendita dei datteri iracheni  nei supermercati di Oslo”, un gruppo nuovo ma molto determinato.

Tra un paio di giorni poi si riuniranno gli autoconvocati del movimento NO AFGHANISTAN, che non voleva la presenza italiana in IRAQ perché non c’era l’ONU, ora non vuole quella a Kabul perché c’è l’ONU ma mancano i COBAS che, in una nota hanno lamentato che a loro non dice mai niente nessuno.

A quest’ultima manifestazione hanno aderito noti politologi come Grillo, Paolo Rossi, Guzzanti e Fo. Il Comune di Roma per l’incontro gli ha offerto lo stabile di un ex pensionato in zona Parioli, ma l’hanno presa come una provocazione. “Sono dei veri spiritosoni, ma mancano di autoironia”, ha stigmatizzato un usciere del Campidoglio.

Farà piacere al Paese sapere che parteciperà all’incontro Oliviero Diliberto, ci sarà attesa per l’intervento di Gino Strada, che non ha nulla da dire, ma lo dirà in videoconferenza.

Ciaonè, 13 luglio 2006