Si è ciò che si è
by Redazione
Posted on Giugno 28, 2006
I luoghi comuni e le frasi fatte sono sempre state lo specchio più fedele di una società. Altro che la Costituzione.
Infatti noi abbiamo una grande Costituzione pur essendo un paese modesto, ma ci specchiamo nei nostri detti e nelle nostre banalità, come fossero un lago alpestre.
Ciaonè, 28 giugno 2006
I luoghi comuni e le frasi fatte sono sempre state lo specchio più fedele di una società. Altro che la Costituzione.
Infatti noi abbiamo una grande Costituzione pur essendo un paese modesto, ma ci specchiamo nei nostri detti e nelle nostre banalità, come fossero un lago alpestre.
Nell’Italia rurale e post – bellica resse a lungo “piove governo ladro!” oppure “non c’è niente di meglio dell’acqua quando si ha sete!” E ancora, “non ci sono più le mezze stagioni!” che però è un evergreen.
Da Tangentopoli in qua è di gran moda “abbiamo fiducia nella magistratura, facciamola lavorare in pace!”.
E dunque anche noi pieno rispetto…hai visto mai?
Però non spiacerà alle toghe di ogni colore se si afferma, a proposito di banalità, che si è ciò che si è e non si cambia.
Un mio amico leggeva accanitamente Topolino da bambino, fa lo stesso ora che è un avvocato: legge Baricco. Antonio, altro amichetto delle elementari, già a cinque anni importunava le bambine; oggi sogna di fare il portavoce di Fini.
Tonino Di Pietro è magistrato, pubblico ministero, meglio. L’Anas non gli va bene? Non la mette in riga, la mette dentro.
Ciaonè, 28 giugno 2006
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