Parlandolo da vivo
by Redazione
Posted on Maggio 29, 2006
Era una espressione, chiaramente dialettale che, almeno a Roma, si usava quand’ero piccolo: “parlandolo da vivo”. Un modo per rivolgere, senza irriverenza, una criticuccia postuma ad una persona scomparsa.
Ciaonè, 29 maggio 2006
Era una espressione, chiaramente dialettale che, almeno a Roma, si usava quand’ero piccolo: “parlandolo da vivo”. Un modo per rivolgere, senza irriverenza, una criticuccia postuma ad una persona scomparsa. Mi piaceva, in fondo era una forma rispettosa, molto più rispettosa dell’ipocrisia secondo cui da morti diventiamo tutti buoni, integerrimi, amorevoli, retti.
E dunque facciamo lo stesso, con una importante variante, a proposito di Bossi che, a dio piacendo, è vivo.
Diciamo pure:” parlandolo da sano”.
Ora che occorra trovare il modo per assicurargli un vitalizio va pure bene, ma che qualche buontempone proponga di nominarlo senatore a vita, appare una battuta da Bagaglino; starebbe bene in bocca a Pippo Franco.
Mi domando perché tanti contorcimenti quando c’è la via maestra. Bossi ha recitato per tutti noi, seguendo un copione, a soggetto, rovinando l’Italia e il nord in particolare, ma mai il nostro umore.
C’è la legge Bacchelli per artisti in disagio economico? Riconosciamogli la Bacchelli.
Ciaonè, 29 maggio 2006
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