Pari
by Redazione
Posted on Aprile 11, 2006
Mamma mia che nottata! E che risveglio. Il giorno dopo la partita finita in parità, nell’ora in cui i politici candidati eletti e non eletti dormono, provo a leggere i quotidiani. Puro veleno. Diciamo pure che i giornali sono aziende e che per un’azienda, soprattutto dell’informazione, conta molto chi perde e, ancor più, chi vince.
Ciaonè, 11 aprile 2006
Mamma mia che nottata! E che risveglio. Il giorno dopo la partita finita in parità, nell’ora in cui i politici candidati eletti e non eletti dormono, provo a leggere i quotidiani. Puro veleno. Diciamo pure che i giornali sono aziende e che per un’azienda, soprattutto dell’informazione, conta molto chi perde e, ancor più, chi vince.
Il fondo di Giannini su Repubblica sembra scritto da un cobra: insulti, sberleffi, volgarità. Nella migliore tradizione di questo pur importante giornale e del suo dominus Scalfari, l’uomo razionale come Cartesio ma soggetto a raptus omicidi come Hannibal the cannibal.
Io capisco che Repubblica si senta un po’ in difficoltà a spiegare come le sia potuto accadere di sbagliare tutti i pronostici. Anche se le basterebbe invocare la coerenza: non ne ha mai azzeccato uno…
In questi cinque anni, la Repubblica è stata all’antiberlusconismo, come Fede e Bondi a Berlusconi. Chierici, l’una e gli altri, di riti privatissimi in cui, i lettori dell’una e gli elettori degli altri, non erano parte del Paese, ma “il” Paese.
Molti, troppi, dovrebbero oggi dire di aver sbagliato, chiedere scusa e andarsene. Ma non succederà. Bondi tornerà a cuccia, Cicchitto a portare cappuccini su dal bar, Repubblica a scegliersi un nuovo nemico. Del centrosinistra invece non parlo: dovessero svegliarsi dalla pennichella!
Ciaonè, 11 aprile 2006
Lascia un commento