IN BOCCA AL LUPO CAVALIERE
by Redazione
Posted on Marzo 27, 2006
C’è un’immagine letteraria cara a Thorton Wilder alla quale, nei miei momenti di romanticismo, penso spesso: “La stella del mattino si mette a brillare di più proprio quando sta per andarsene”.
Per cinque anni ho pensato e parlato del cavaliere con fastidio, per la sua eloquenza da mobili Aiazzone, per l’ostentazione dell’agiatezza…
Per cinque anni ho pensato e parlato del cavaliere con fastidio, per la sua eloquenza da mobili Aiazzone, per l’ostentazione dell’agiatezza…
Ciaonè, 27 mar 2006
C’è un’immagine letteraria cara a Thorton Wilder alla quale, nei miei momenti di romanticismo, penso spesso: “La stella del mattino si mette a brillare di più proprio quando sta per andarsene”.
Per cinque anni ho pensato e parlato del cavaliere con fastidio, per la sua eloquenza da mobili Aiazzone, per l’ostentazione dell’agiatezza da carpentiere italiano che ha fatto i soldi in Australia e per la sua cultura delle regole della convivenza civile, che stanno a lui come il loden ai beduini del deserto.
Ora che se ne sta per andare (perché se ne sta per andare!), sono meno stizzito, provo addirittura rari momenti di tenerezza. E’ migliorato lui, o peggiorato io?
In caso capitasse a qualcun altro, vigilanza! Si sarebbe detto una volta.
E ora che tutto finisce, mi sento maturato abbastanza da cogliere anch’io il monito di Ciampi alla tolleranza e al rispetto. Voglio salutare il cavaliere senza astio, in fondo gli dobbiamo qualcosa. Anni fa ci insegnò che le televisioni erano il futuro, nessuno l’aveva capito. Poi ci ha insegnato che per vincere scudetto e coppacampioni ci volevano due squadre di titolari.
A proposito di calcio: i suoi destini sono legati da sempre col suo Milan. Quello che fa uno fa l’altro. Quest’anno, per esempio, arriveranno tutt’e due secondi. Arrivederci e auguri, cavaliere.
Per cinque anni ho pensato e parlato del cavaliere con fastidio, per la sua eloquenza da mobili Aiazzone, per l’ostentazione dell’agiatezza da carpentiere italiano che ha fatto i soldi in Australia e per la sua cultura delle regole della convivenza civile, che stanno a lui come il loden ai beduini del deserto.
Ora che se ne sta per andare (perché se ne sta per andare!), sono meno stizzito, provo addirittura rari momenti di tenerezza. E’ migliorato lui, o peggiorato io?
In caso capitasse a qualcun altro, vigilanza! Si sarebbe detto una volta.
E ora che tutto finisce, mi sento maturato abbastanza da cogliere anch’io il monito di Ciampi alla tolleranza e al rispetto. Voglio salutare il cavaliere senza astio, in fondo gli dobbiamo qualcosa. Anni fa ci insegnò che le televisioni erano il futuro, nessuno l’aveva capito. Poi ci ha insegnato che per vincere scudetto e coppacampioni ci volevano due squadre di titolari.
A proposito di calcio: i suoi destini sono legati da sempre col suo Milan. Quello che fa uno fa l’altro. Quest’anno, per esempio, arriveranno tutt’e due secondi. Arrivederci e auguri, cavaliere.
Ciaonè, 27 mar 2006
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